L’obiettivo principale del Convegno è di coinvolgere studiosi italiani e stranieri provenienti da vari ambiti disciplinari (filosofia teoretica, filosofia morale, estetica, antropologia, archeologia, psicanalisi) a riflettere in maniera disincantata e critica sulla condizione del mondo contemporaneo attraverso le due "quasi-metafore" delle rovine e delle macerie.
Quale significato abbiano le rovine e le macerie del (nel) mondo, quale differenza intercorra tra la nozione di "rovina" e quella di "maceria", quali siano le modalità dell'esperienza delle rovine e delle macerie, come delineare una fenomenologia dell'atteggiamento psicologico e morale del singolo di fronte alla improvvisa distruzione del suo mondo, in che relazione sono "natura" e "tecnica" rispetto a tali questioni: questi (ed altri) sono gli interrogativi che il convegno cercherà di problematizzare.
Saluti del Sindaco di Pompei, avv. Claudio D’Alessio
Saluti dell’Assessore alla cultura della città di Pompei, dott. Antonio Ebreo
Saluti del Sovrintendente agli Scavi archeologici di Pompei, dott. Pietro Giovanni Guzzo
Presentazione del Presidente del Centro per la filosofia italiana, prof. Pietro Ciaravolo
Aldo Masullo (Università “Federico II” di Napoli): La nozione di tempo nell’elaborazione critica della storicità.
Emilio Baccarini (Università di Roma2): Mettere in memoria, cioè dimenticare.
Bruno Moroncini (Università di Salerno): Saxa loquuntur. Le rovine di Benjamin.
Antonio Vitolo (II Università di Napoli): Entropia, caducità, ginestre.
Alberto Olivetti (Università di Siena): Fase silente. Il Vesuvio di Giuseppe De Nittis.
Eugenio Mazzarella (Università “Federico II” di Napoli): Tecnica e natura: salvare ciò che appare, salvare colui che appare.
Mario Costa (Università di Salerno): Tecnomondo e resti.
Massimo De Carolis (Università di Salerno): L’interpretazione del rituale come banco di prova del naturalismo.
Massimo Cacciari (Università «San Raffaele» di Milano): Arte e Terrore.
Alessandro Dal Lago (Università di Genova): Sull’eccedente umano.
Franco La Cecla (Università di Palermo): Identità frammentarie e ubiquità.
Enrico Ghezzi (Roma – Rai), 2001, viaggio in Italia. Monumenti, ruderi, apofania della maceria istantanea.
Giuseppe Martini (Roma – psicoanalista): Rovine e macerie: dal trauma all’irrappresentabile.
Giovanna Greco (Università “Federico II” di Napoli): Ruina come memoria del passato.
Santino Cavaciuti (Università di Genova): Il segno storico e il problema della sua conservazione.
Giuseppe Prestipino (Università di Siena): Gli interminati spazi e il tempo che non ritorna. Le rovine dell’antico in Leopardi e il sistema delle arti.
Giovanni Viansino (Università di Salerno): Plinio e le rovine di Pompei
Mario Alcaro (Università di Cosenza): Macerie e tracce dell’antico nella cultura dell'Italia mediterranea.